Exposition "BAR, Beauté-Art-Restauration" - Rome
Archivio Centrale dello Stato
Du 11 octobre au 8 décembre 2015
Le Directeur Général des Archives d’Etat et les curateurs de la section Art Contemporain, Fortunato D’Amico et Massimo Domenicucci, invitent Tamara et Jean-Pierre Landau, Bruno Contensou à l’exposition BAR, Beauté-Art-Restauration- qui aura lieu à l’Archivio Centrale dello Stato à Rome.
Avec les oeuvres de
Massimo Antonelli | Bruno Contensou | Paola Crema | Mario Di Lorenzo | Roberto Fallani | Duilio Forte | Cesare Giardini | Rossella Gilli | Raluca Handrea Hartea | Jean-Pierre Landau | Tamara Landau | Giuseppe (Pippo) Mannino | Vincenzo Maugeri | Mauro Pinotti | Sonja Quarone | Ludovica Sitajolo | Pablo Stomeo – Claudia Marzocchi | Bruno Varacalli | Laura Zeni
Extrait du catalogue de l’exposition en italien
Nell’ambito della mostra “BAR. Bellezza Arte Ristoro. Architettura, cibo e design nell’Italia del ‘900” dell’Archivio centrale dello Stato (15 ottobre-8 dicembre 2015), si propone una selezione di opere di artisti contemporanei, che confermano lo stretto legame che unisce da sempre il cibo all’arte, in un percorso lungo e articolato che pare inesauribile: dalla realistica pittura murale romana che rappresenta vari generi alimentari insieme a vasellame e a banchetti, all’opulenza dei mosaici bizantini de L’ultima Cena di Sant’Apollinare Nuovo, al realismo popolare del Mangiafagioli di Annibale Carracci, al simbolismo affidato all’opera Canestra di frutta dal Caravaggio, fino al nostro tempo con la ripetizione ossessiva della lattina di zuppa in 200 Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol. E anche con le opere d’arte moderna che fanno parte del patrimonio artistico-documentario dell’Archivio, presenti nella mostra, a firma di autori come Afro Basaldella, Vinicio Berti, Angelo Canevari, Carlo Levi, Siro Penagini.
Qui si presenta un importante gruppo di artisti di provenienza internazionale, che si sono confrontati recentemente con il tema più in generale della “nutrizione”. Pittori, scultori, designer, videoartisti, ciascuno con un linguaggio proprio, del nostro tempo, nell’infinito avvicendamento del ciclo della vita, rappresentano con le loro opere questo inscindibile rapporto tra uomo e cibo.Massimo Domenicucci e Franco Papale